IL BLOG DI SILVIO TEDESCHI

lunedì 25 gennaio 2021

CONTE CADDE PER LA SECONDA VOLTA

 L'Italia, è risaputo, è la nazione dei governi balneari, instabili, la nazione dei ribaltoni, dei tradimenti, delle inchieste. Ci hanno provato in tanti a cambiarla, il tutto parte dal famoso referendum voluto da Mario Segni, l'unica nazione al mondo a cambiare il sistema elettorale, tutti pensavano di cambiare in meglio e dare stabilità al sistema politico. L'illusione era quella di copiare altre democrazie nate con il sistema maggioritario, bipartitico. Poteva sembrare una bella soluzione, molti ci hanno creduto ma, di fatto dai due schieramenti augurati, oggi abbiamo più partiti di allora. Le correnti di allora sono diventate partiti, oggi ognuno è leader di un manipolo di deputati e senatori. La differenza abnorme tra gli eletti alla Camera e il Senato spesso, determina la vita di un Governo. Lo sa bene il Presidente Conte che ha già sperimentato il brivido di governare con due maggioranze diverse, governi che sono nati e caduti per volontà di pseudo politici di colpo diventati statisti. Oggi assistiamo a uno sorta di mercato delle poltrone, sono tornati di moda mediatori, i costruttori, i cosiddetti " responsabili".  Una via crucis interminabile che ignora il momento particolarmente delicato del paese, siamo in piena pandemia, peggio di una guerra. Vedere la politica fregarsene induce molti a sentirsi indifesi, sfiduciati, persi. Da un anno siamo chiamati a rispettare le famose restrizioni, da un anno il paese è fermo e l'economia va a picco. Molti italiani sono sull'orlo del fallimento, molte attività chiudono e non bastano più i buoni propositi. Certo è che l'unica soluzione sarebbe il voto, ma il sistema elettorale è capace di regalarci un quadro ancora peggiore, forse sfugge a molti che alle ultime elezioni, la presunta coalizione di Centro Destra aveva quasi vinto, poteva rivendicare con forza l'incarico a formare un governo ma un suo esponente, un certo Salvini, venuto dal nord e rappresentante della Lega Nord, quello della Padania per capirci, preferì allearsi con un altro personaggio venuto dal sud, tale Di Maio, quello che diceva mai con la Lega e che non si sarebbe alleato con nessuno. Nemmeno un anno e il governo presieduto dal Prof. Avv. Conte, cadde per volontà del Padano. Nuova maggioranza e ancora Premier il Prof. Conte, il famoso avvocato del popolo. Nemmeno un anno e caduto per colpa dell'ex Presidente del Consiglio Renzi, colui che era riuscito a raggiungere il 41% dei consensi a capo del PD. Da oggi ricominciano le consultazioni, tutti mostrano tranquillità, pare proprio che a nessuno importi la grave situazione in cui versa l'Italia, diversi sono i tentativi di salvare il salvabile ma, data l'inaffidabilità della classe politica, mi aspetto di tutto. Sicuramente si procederà per una terza via, si una terza maggioranza per il Prof. Conte, il Movimento 5 Stelle ormai digerisce tutto, magari sarà capace di accettare di allearsi anche con il tanto odiato Berlusconi o l'UDC di Cesa che dice di stare nel centro destra ma già pensa su quale poltrona sedersi. Abbiamo mandato in Parlamento la peggiore classe politica, non li abbiamo votati ce li hanno imposti, questo sistema elettorale è capace di far diventare politico anche chi fino a ieri non conosceva nemmeno chi era il Presidente della Repubblica, quali erano i confini dell'Italia o peggio ancora chi non pensava che la terra era piatta. Grazie a questo sistema elettorale, oggi siamo tutti politici, grazie ai social siamo tutti giornalisti, opinionisti, grazie a questa politica magari anche la Meloni appare come la Merkel italiana. Siamo messi male, la politica è degenerata,  ha fatto spazio a presunti leader che tra una cazzata e l'altra sono capaci di proporre Berlusconi Capo dello Stato. Auguri Italia, auguri italiani, ci aspettano giorni ancora più duri vista la gravità della pandemia, speriamo solo che gli scienziati riescano ad essere seri e ci tireranno fuori da questa situazione perché se aspettiamo la politica, forse non ne usciremo più. La scienza è certezza la politica è l'arte del possibile 

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