IL BLOG DI SILVIO TEDESCHI

mercoledì 11 novembre 2020

CHIUDERE TUTTO E SUBITO

 PERCHÉ CHIUDERE TUTTO E SUBITO 


Caro Presidente #Conte inutile girarci intorno, la situazione generale è grave, oltre al danno sanitario l'Italia produttiva, quella delle piccole e medie imprese è al collasso, si va avanti a colpi di DPCM per tentare di arginare i danni ma la piena del Covid ormai ha rotto tutto. Gli equilibri sociali, il tessuto economico sociale è frantumato, sta per saltare anche lo stato mentale di molti che la mattina non hanno più il coraggio di aprire la propria attività nel timore di aggravare il cumulo di spese senza incassare nulla. Il Covid fa danni sanitari ma anche la precaria situazione economica ne sta facendo altri. Per il momento l'Italia si salva grazie agli stipendiati, quelli che comunque a fine mese percepiscono uno stipendio ma fino a quando? Conviene, per il bene della salute pubblica fermare tutto fino a quando questa maledetta curva non torni ad essere controllabile, così si rischia di spendere soldi inutilmente, si rischia di vanificare gli sforzi, si rischia di elargire ristori e soldi senza concludere nulla. Chiuda tutto, garantisca un anno fiscale al popolo delle partite Iva, garantisca a tutti un minimo di sostentamento economico mensile, attingendo a tutto quello che l'Europa mette a disposizione, non faccia rimanere indietro nessuno e vedrà che gli italiani saranno disciplinati e corretti come lo sono stati a Marzo. Inutile colorare le regioni, inutile adottare provvedimenti provvisori, l'Italia è in ginocchio sotto tutti i punti di vista, si rischia di dare spazio a contestazioni ideologiche e senza senso, si rischia di favorire la nascita di fenomeni incontrollabili che non hanno a cuore le sorti della nazione. Non si può più scherzare, tutti fermi e chiusi in casa, gli ospedali respireranno e potranno curare i casi gravi e quelli con altre patologie, si metteranno le basi per una rinascita nell'attesa di un vaccino o comunque un controllo generale del paese mantenendo le regole di distanziamento sociale, igienico sanitarie e di ordine pubblico. Solo cosi si può fermare questo lento declino che rischia di far scoppiare un'altra emergenza, quella psichiatrica, molti sono sull'orlo dell'esaurimento, del fallimento.