IL BLOG DI SILVIO TEDESCHI

giovedì 26 novembre 2015

BENE IL CONTROLLO SUI SOCIAL, MA.......

Più di qualcuno ha intuito che il terrorismo internazionale si combatte anche tecnologicamente. Bene hanno fatto taluni, a perseguire gli operatori della morte, inseguendoli sulle chat, sui social, in pratica su tutto ciò che è dialogo tecnologico. Quello che mi fa paura è che molte nazioni sono ancora arretrate sotto questo punto di vista e si rischia di creare un mercato delle informazioni riservate, facile preda di altre organizzazioni criminose. Si parte per combattere il terrorismo internazionale, ma, in effetti, si andranno a monitorare tutte le conversazioni, e l’auspicio che a svolgere questo ruolo siano persone serie, incorruttibili, sane economicamente. Perché sane economicamente, perche spesso, parallelamente al terrorismo, operano organizzazioni criminali, pronte ad approfittare del momento per compiere reati cosiddetti minori, ma non meno dannosi per il cittadino, sottrazione di dati, d’identità, ecc. ecc. ed è facile identificare la pedina giusta che a suon di moneta, è pronta a vendersi i dati. Purtroppo esistono misure e contromisure, e mi auguro che anche questo aspetto sia preso in seria considerazione.

LA SCUSA E' LA RELIGIONE

Le misure necessarie in tempo di terrorismo sono sempre necessarie per impedire in ogni modo il “ dialogo “ e il “ contatto “ tra gli operatori della morte. Premesso che il terrorismo non è delinquenza comune, va detto che le prospettive sono diverse, l’intento, infatti, è quello di seminare odio e compiere gesti eclatanti. Gli Stati chiamati a combattere e arginare il fenomeno, spesso devono fare i conti con dinamiche politiche che riguardano in particolar modo gli interessi stessi di ogni singola nazione. Di solito si da la colpa alla religione ma spesso anche le guerre religiose nascondono interessi economici che vanno oltre l’adorazione di un Dio. 

lunedì 23 novembre 2015

OGGI E' UN ANNO CHE SEI ANDATA VIA MAMMA


La mamma tiene il suo bambino per mano solo per un breve periodo, ma il suo cuore l’accompagna tutta la vita.

venerdì 20 novembre 2015

SIAMO LA PATRIA DELLA MONNEZZA, E CI STA BENE

Sono tutti responsabili se questa zona rischia di diventare, se già non lo è, la terra dei fuochi. Controllare adesso è come chiudere la stalla, dopo che sono scappate tutte le " vacche". Assistiamo adesso allo scaricabarile, dove ognuno si appresta a certificare lo stato d’inquinamento, dove viviamo, ma prima? Chi si è mosso? Dove erano le Istituzioni prima? Chi protestava o ha posto dei quesiti, è stato deriso, picchiato e denunciato. Ma per favore !!!!!!!!!!!!!!!

mercoledì 18 novembre 2015

SARA' UN NATALE TRISTE


Sarà un Natale, triste, misero, e pieno di tensioni. Alle difficoltà economiche, di una nazione come la nostra si aggiungono, preoccupazioni di carattere generale come le vicende che stanno coinvolgendo l'intera Europa in una lotta contro il terrorismo internazionale. Io non sono in grado di attribuire colpe ne è mia intenzione chiamare per nome i colpevoli, non conosco le dinamiche e non sono capace di disegnare una rotta per uscirne. So solo che andiamo incontro a momenti di serie difficoltà dove saremo costretti a tante rinunce. A farne le spese, grandi Città, facile bersaglio di malintenzionati. Mi auguro che tutto questo finisca ma nutro seri dubbi. Ce ne vorrà di tempo per uscirne.

venerdì 13 novembre 2015

SOLIDARIETA' ALLA FRANCIA

La mia sveglia è la radio. Di solito è piacevole ascoltare una canzone appena ti svegli. Cinque minuti fa ho capito che qualcosa non andava. Mi sono collegato a FB e ho appena appreso che siamo in guerra. È un brutto risveglio, un brutto sabato. Ancora una volta la FranciaNon ho parole, sono scioccato. Una sola cosa mi viene da dire. Convinciamoci tutti che abbiamo a che fare con FIGLI DI PUTTANA !!! (scusate il francesismo) Abbiamo tollerato troppo, abbiamo creduto nel dialogo. Ma che vuoi dialogare con questa gentaglia. Forse proprio l'occidente in tempi non sospetti li ha addestrati, armati, civilizzati. Questo è il risultato. Tutti gli Stati dovrebbero immediatamente le frontiere e censire tramite le Prefetture quanti soggetti sono presenti e metterli in quarantena. Isolarli a pane e acqua. Solo dopo rimpatriarli, mandarli a fanculo nel loro paese.   

lunedì 2 novembre 2015

MA CHE PUZZA E' QUESTA

Parlavo ieri con un produttore di latte di Pontecorvo e mi stava raccontando di una vista alla sua stalla da parte di un Ente Pubblico. Era un giorno in cui la puzza di monnezza era terribile. Gli operatori procedevano a riempire un questionario dove erano indicate tutte le misure di igiene da adottare, addirittura le protezioni alle finestre per non fare entrare gli insetti. Scoglionato dal prolungarsi della visita, rivolgendosi a uno di essi, il contadino chiese " E' Dottò ma tutte ste domande e va bene, ma la puzza de monnezza non la senti? Perchè non andate pure da loro? L'addetto oltre a stringere le spalle altro non seppe dire. Di che cazzo vogliamo parlare, poi l'OMS pubblica l'elenco dei prodotti cancerogeni heheheeheheheh