IL BLOG DI SILVIO TEDESCHI

domenica 3 aprile 2016

COME BRUCIARE VOTI IN POCHI ATTIMI


La politica locale, come era prevedibile si sta impantanando sulla questione discarica. Non ci sarà spazio per proposte, modelli di sviluppo, e tutto quello che dovrebbe essere un programma elettorale.
Mi pare strano  (e già questo lascia spazio a facili interpretazioni), che, visto che in campo, in diversi schieramenti, ci sono quasi tutti i responsabili di un passato amministrativo lacunoso, alcuni hanno occupato anche poltrone ben più importanti e decisive, anche a livelli istituzionali superiori, non si chieda anche a loro giustificazioni del tipo, perché HAI FATTO APRIRE LA DISCARICA, perché NON L’HAI CHIUSURA PRIMA, perché............ perché............ Ripeto, chi era amministratore in carica quando la discarica fu realizzata, potrebbe fornire delle spiegazioni e dire almeno per quale motivo l’ha autorizzata. In effetti se fosse stato attivo come oggi, nel contestare determinate scelte, chiedendo ripetutamente la chiusura, poteva esserlo anche nel momento in cui decideva se farla aprire oppure no. Forse era più facile impedire l'apertura che la chiusura. Penso che chi porrà la questione discarica in questi termini, lasciando spazio all'improvvisazione e lo sciacallaggio, si stia giocando gran parte del consenso, anche di chi magari si era deciso a votarli. Un clima troppo teso e di parte che pare, voglia impedire a tutti i costi di cercare la verità, partendo dall'inizio e non dalla fine. Sembra quasi che si vogliano tutelare e proteggere chi, ha comunque delle responsabilità, forse pure maggiori. Desolazione assoluta

mercoledì 30 marzo 2016

NON SIAMO TUTTI COGLIONI......

Come per la politica nazionale, anche per quella locale, valgono le stesse regole. Renzi ha fatto scuola, sono cadute le ideologie, i partiti, il senso di appartenenza. Specie per la politica locale, è pieno il mercato, dei tanti Verdini, Alfano & C. Pensa un po, gli intellettuali di sinistra, prendevano in giro Scilipoti, Razzi, in epoca Berlusconisns, adesso che Renzi ha sdoganato questo tipo di politica, tacciono, mettono la testa sotto la sabbia, si otturano il naso, votano tutti educatamente in fila indiana e zitti. Spesso ci si nasconde dietro le liste civiche per paura di essere scoperti. Fanno lunghe prolusioni,  scrivono articoli a quattro mani, cercano di argomentare l'impossibile ma poi, mettono in pratica il contrario. Sono disposti ad allesrsi pure con il diavolo pur di rimanere a galla, di mantenere un ruolo sociale, sinceramente scaduto, decsduto, e ormai ininfluente. Molto grave quando si tenta di dare anche lezioni di democrazia, di politica. Quando si vuole abbattere un sistema, spesso i primi ad armsrsi di buona volontà, sono quelli che hanno contribuito a consolidarsi. Sono proprio quelli che magari sbsndieravano la loro fede e appartenebza a quel progetto che, oggi, vogliono passare come il nuovo. Ma nuovo " de chè" lasciate dietro di voi, una puzza inconfondibile, siete sempre gli stessi, siete sempre voi, quella cosiddetta maggioramza variabile che decide ogni volta chi premiare. In pratica siete come la pelle dei testicoli. Magari questa volta, cambiate ancora casacca e fra 5 anni verrete a dirci che avevate sbagliato un'altra volta, il problema è che ci sono ancora tanti " coglioni" che vi credono.

IO NON DIMENTICO

Pe 10 anni hanno leccato il culo a un Sindaci, lo hanno osannato, ho sentito addirittura cantare inni e lodi in piazza, poi hanno cambiato e per altri e 10 anni hanno leccato il culo a un altro Sindaco, un altro Padreterno.  Adesso che bisogna decidere a chi leccare il culo per altri e 10 anni, iniziano le prediche, i predicatori sono sempre i soliti a cui dico " mi avete rotto i coglioni"  Continuate pure a leccare il culo in attesa di un qualsiasi favore e mi raccomando non venitemi a parlare di ideologia, di politica o cazzate varie.?#IONONDIMENTICO

Morale:
Esiste una maggioranza variabile, che decide sempre la vittoria di una coalizione. Guarda caso, questa maggioranza è di fatto una minoranza ma in pratica è composta da ruffiani, lecchini, affaristi, palazzinari, trombati, scontenti. Insomma gente di merda che in barba sl bene del paese, continua a fare i cazzi propri.

Onde non abboccare alle lusinghe elettorali, e proprio per dispetto di questi soggetti, mercenari e altalenanti io dico, per essere educato #IONONDIMENTICO ma in effetti vorrei dire tante cose ......

martedì 22 marzo 2016

TERRORE E MORTI

Visto che l'Italia non fa parte né potrebbe farlo, di giochi di potere internazionali, dovrebbe evitare di accollarsi, responsabilità oggettive, partecipando a tutti i costi a missioni di pace e guerre religiose. Gli altri Stati hanno i loro interessi, l'Italia che ci guadagna, Chiudere le frontiere, sbattere fuori chi rompe i coglioni, e ognuno a casa sua. Non siamo in grado di educare il mondo altrimenti saremmo educati già noi, non siamo in grado di dominare il mondo altrimenti saremmo una nazione autosufficente. In pratica non abbiamo giacimenti di petrolio e acqua da conquistare perché ci sono già altri che da tempo ci provano. Siamo ina nazione piccola che vuole apparire forte e ricca e in grado di spartirsi l'egemonia mondiale. Meglio il detto " stamece alla casa e chiudemece dent ca for sta a fa la rannla"

sabato 19 marzo 2016

ROCCASECCA TORNA AL VOTO

Tra qualche mese, Roccasecca torna al voto e come sempre in questi periodi si predispongono i programmi, le squadre in campo. Vecchi e nuovi volti pronti alla corsa per una poltrona a Palazzo Boncompagni. Bene, l’elettore dovrebbe scegliere chi potrebbe rappresentarlo per i prossimi 5 anni, dovrebbe fare un’analisi delle cose fatte fino ad ora, dovrebbe dare un giudizio alla Città di Roccasecca. Inutile citare il malcontento di questi giorni, non ha fatto mai testo, quando si vota, sono tutti scontenti ma nel momento in cui vanno a mettere la croce sul simbolo e a scrivere la preferenza, iniziano i rimorsi, le riconoscenze, i favori, le amicizie, ecc. ecc.
Pubblicamente vale il gioco del doppiogiochismo, preferenza accordata a tutti “ si non ti preoccupare ti voto “ ma al momento di decidere scattano dei meccanismi che mandano in aria i buoni propositi dei candidati e i programmi.
E’ ovvio che questa Città potrebbe dare di più, offre ancora, opportunità di crescita considerevoli, è un Città che se vuole sa essere virtuosa, spesso si affida all'iniziativa privata e ci riesce bene, spesso la classe politica ha trascurato molte risorse che potevano essere sfruttate.
Questa Città è bella ma malata, puzza di immondizia, è poco dinamica, poco curata, poco avanzata dal punto di vista tecnologico, non è al passo con i tempi ma la colpa è di chi negli anni l’ha trascurata, si è vero la colpa è sempre di chi comanda, ma qualcuno lo ha eletto.
Questa Città ha bisogno di cure profonde, si è vero ma a quanto pare, chi, ancora una volta ambisce ad amministrarla, l’ha già amministrata, e se è vero che è mal gestita la colpa è anche loro.
Questa Città ha bisogno di una classe politica nuova e giovane, si è vero ma stando ai si dice, molti ci stanno riprovando e quindi questa volontà non c’è oppure i giovani hanno paura di provarci.
Vale la pena a questo punto, rimanere a guardare ed aspettare altri 5 anni, in attesa che un gruppo di giovani volenterosi e preparati, si metta in testa di amministrarla, lasciando a casa vecchi amministratori e vecchi sostenitori, che non altro che il cancro del cambiamento.

Fin quando a tirare le fila sono le lobby, le cordate, i gruppi di suggeritori, questa Città non crescerà mai e se lo farà sarà come una pianta nata già storta.

mercoledì 9 marzo 2016

Ciao Angelo

Prof. Angelo Molle, avevi troppa ammirazione per me, forse pure troppa. Non ho parole per esprimere il dispiacere che provo in questo momento. Una perdita grave per tutti. Eri un esempio, un modello da seguire. Una risorsa da sfruttare anche per chi la fede la viveva a distanza. Riposa in pace.

mercoledì 2 marzo 2016

CIAO ERNESTO

Eri l'educazione in persona. Una sera si e una no ci incontravamo e scambiavamo quattro chiacchiere. Persona squisitissima, allegra, sapevi vivere, con te era impossibile non finire a risate. Mi dispiace tantissimo, spero che le sofferenze di questi ultimi tempi siano una piccola parentesi e che tu possa godere una vita eterna, allegra, solare, sincera e speciale come eri tu. Riposa in pace Ernesto.

giovedì 11 febbraio 2016

L'UNICA DONNA CON I BAFFI E' MIA MADRE

L'unica mamma con i baffi che ho conosciuto è mia madre. Donna di altri tempi, donna che solo con lo sguardo ti faceva capire quello che nemmeno un uomo duro con i baffi alla Stalin, riuscirebbe a fare. lasciate perdere
le chiacchiere................

domenica 24 gennaio 2016

LA MIA BANCA E' DIFFIDENTE



Non sono né un esperto né analista finanziario, non mi appassiona il mondo bancario in generale, non seguo le borse né m’interessa più di tanto sapere l’indice di Piazza Affari la mattina appena mi sveglio.  Seguendo la stampa e le TV, mi sembra che da qualche tempo a questa parte le banche italiane, da sempre sbandierate in Europa come le più solide, corrano seri rischi. Molte di esse sono sotto stretta osservazione degli organi di controllo Europei. Pare che una volta alzati i tappeti, sotto, oltre alla polvere, sia uscito di tutto, in pratica sarebbe tutto da buttare all'immondizia, crediti polverizzati. Ora vorrei dire, dove sono finiti coloro che per anni ci hanno detto che le banche italiane era la più seria e prima di concedere un fido, un prestito, dovevano essere sicure? Dove sono quelli che giustificavano l’atteggiamento ferreo delle Banche nel concedere un piccolo prestito a un artigiano o piccolo imprenditore anzi, lo lasciavano chiudere, fallire, ammazzarsi? Si dico a loro perche a quanto pare, molti soldi sono finiti agli amici degli amici, ai soliti raccomandati, alle aziende amiche, a progetti finanziari basati sul nulla.
Magari un piccolo imprenditore si sarebbe fatto a pezzi per far fronte al prestito, i poteri forti, le lobby, i soliti raccomandati magari ancora oggi si godono i privilegi alla faccia di chi ha visto tutto pignorato, perché protestato per 100 euro.

Altro che banca diffidente, il sistema bancario italiano, da quanto sta emergendo in Europa era a due corsie, una per gli amici degli amici e una per i poveri disgraziati.

mercoledì 20 gennaio 2016

A CASA DI SUONATORI NON SI CANTANO SERENATE

Quando da giovane decisi di fare politica, andai controcorrente, contro tutti, contro addirittura mio padre che era assessore uscente. Insieme con amici con le palle, giovani (gran parte disoccupati) decidemmo di combattere il sistema, riuscendo a presentare addirittura una lista. Ne è passata di acqua sotto i ponti, non ci servono lezioni di politica. Per il momento sto bene cosi, da cinque anni ho smesso di interessarmi di politica locale e mi sento benissimo. Mi diverto a guardare lo spettacolo. Andate a bussare a qualche altra porta.

lunedì 18 gennaio 2016

ELEZIONI COMUNALI ROCCASECCA: NON ME NE FOTTE UNA BEATA MINCHIA

Forse a qualcuno sfugge che al sottoscritto delle elezioni comunali di Roccasecca non glie ne fotte una "beata minchia". Risiedo ancora a Roccasecca solo perché ci abitano gli affetti familiari più cari altrimenti dalla sera di Sapori d'Autunno me ne sarei andato definitivamente. Che sia chiaro. Se volete combattervi politicamente metteteci la faccia e non rompete i coglioni a chi se ne sta per cazzi suoi. Se non avete le palle, se avete rancori, lasciate perdere, la politica non è per voi. Firmato. Silvio Tedeschi

ELEZIONI COMUNALI ROCCASECCA: OCCHIO A FARE IL MIO NOME

Magari sei anche amico mio e ti sei inventato un nome di fantasia, ma giuro su mia madre che se ti becco te facce nu paliatone che te lo faccio ricordare a vita. Su dico proprio A Te Leó . Molti pensano che sia io, visto che spesso scrivi in dialetto, ma siccome io quello che penso lo sottoscrivo tu fai altrettanto senza nasconderti. Mo mi sono rotto le palle. Firmato Silvio Tedeschi

venerdì 8 gennaio 2016

POLITICA ROCCASECCANA

Prendo spunto da un post di Roberto Gianniteli per dire alcune cose, riguardo la politica Roccaseccana ma io dire in generale.
Condivido in pieno il tuo pensiero nella parte, dove dici “ mi ha infastidito, da sempre, la separazione, artatamente sostenuta da molti, tra “politica” e “amministrazione”, quasi fossero due cose ben distinte e tra loro incompatibili ”.

E’ un gioco questo che si ripete da quando è finita la Prima Repubblica, allora i partiti presentavano la lista ed era quantomeno facile identificare il pensiero politico dei candidati, oggi con la scusa delle liste civiche ognuno è libero di “ pensare “ al momento, è libero di camuffare la propria faccia, la propria indole, il suo pensiero. Le tematiche generali che riguardano la nazione Italia posso aspettare quando c’è da occupare una poltrona sia essa anche comunale, ma quali temi sociali, basta andare a fare l’Assessore o il Sindaco ma anche il Consigliere Comunale, basta partecipare ed entrare nelle grazie di chi amministra.
Come parlare di crescita di una comunità se si parte da questi concetti, come sperare di migliorare la Città se certi valori non si hanno, come far crescere culturalmente una comunità se chi è delegato, è animato da un pensiero politico variabile. Personaggi insomma che alla prima occasione tradiranno perché richiamati a dovere dai politici di rango superiori. Personaggi pronti a sostenere il loro referente alla prima occasione elettorale ad esempio la Regione per non parlare delle elezioni nazionali.
Sostengo con forza l’idea del tuo amico, caro Roberto, meglio non votare alle elezioni locali, tanto i giochi spesso vengono fatti a tavolino anzi mi sento preso per i fondelli.
Meglio disinteressarsi di queste vicende perché questi personaggi hanno l'appoggio incondizionato dell’elettorato comune, pronto a vendersi per un pacco di pasta.
Meglio interessarsi di altro, non ci si “avvelena” né si rischia di essere coinvolto in risse ideologiche che terminano il giorno dopo.
Roccasecca da tempo ha scelto questo modello elettorale, da tempo è vittima di soggetti che cambiano facilmente la casacca, anche all’ultimo minuto, di personaggi che fino a ieri avrebbero ammazzato l’avversario.
Purtroppo la politica non è di casa a Roccasecca, meno male l’ho capito qualche anno fa e meno male ho preferito occuparmi di altro. Non è proprio il caso di contribuire alla crescita di questa Città anzi, se lo fai al di fuori degli schemi rischi, di essere travolto.

Di solito chi ha voluto sempre bene a Roccasecca si è impegnato anche non indossando una casacca politica, non aveva bisogno di andare a chiedere il voto. Forse è bene che chi ha voglia, continui su questa strada per evitare la morte sociale di questa Città. La politica l’ha ammazzata da tanti anni.