Il Presidente della Repubblica Mattarella, il Presidente
della Corte Costituzionale, tutti i responsabili della Giustizia e dell’applicazione
delle leggi in Italia ci dicono di avere fiducia nella Magistratura. Va bene,
siamo tutti fiduciosi, ma come posso io credere ancora in questi valori dopo
che non sono riuscito a dare una risposta in primis a mia madre ormai deceduta
ma anche a mio padre, novantenne e a me stesso quando per vedere riconosciuto
un mio diritto una mia proprietà, sono ormai anni che attendo Giustizia. Un
caso più unico che raro in Italia, una proprietà inaccessibile perché l’unico
passo (di proprietà in comune) è stato chiuso arbitrariamente dal confinante.
Chi deve applicare le sentenze, chi deve far rispettare le leggi, per caso il
Papa o addirittura l’ISIS? A chi bisogna rivolgersi per vedere riconosciuto un
diritto ma peggio ancora la proprietà? Quesiti che ancora oggi non trovano
risposta e nessuno pare sia in grado di fornirle. Di fatto il tempo passa, i ricorsi
fioccano, marche da bollo, spese legali, umiliazioni, e intanto la proprietà
finisce in abbandono, non può essere tenuta in ordine, custodita, e pulita, come
dire sequestrati in casa. Ho capito che se domani mi alzo e cambio la serratura
a un cancello di un mio confinante e dico che la proprietà è mia, quel
poveraccio deve stare zitto e rivolgersi al Giudice in attesa di una sentenza.
E se poi la sentenza non la rispetto, posso dormire sonni tranquilli perché nessuno
sa cosa fare anzi, decido di mettere un ulteriore ostacolo, obbligando al
confinante a fare un ulteriore ricorso per farlo rimuovere. Tutto questo in
attesa di un qualcosa che nessuno sa più nemmeno chi dovrebbe applicare le
leggi. Chi decide in Italia, ancora non l’ho capito. Alla luce di tutto ciò, mi
resta difficile credere alle parole dei legislatori e degli amministratori
della legge, c’è chi si fa giustizia da se e dalla ragione passa al torto ma
nel caso specifico ci sono tutti gli elementi per farne un caso nazionale. Ho
preferito evitare tanto clamore pensando che in un Comune come il nostro di
poche anime, sia più facile risolvere certi problemi ma penso di essermi sbagliato.
Pensavo che queste zone fossero diverse,
più vivibili, più rispettose della legge ma mi sono sbagliato, mi sembra di
vivere in zone dove la legalità è una parola sconosciuta e dove si va avanti
ancora a colpi di prepotenza. Non credo più a nulla. Forse aveva ragione mia
madre quando mi diceva “ credi ancora alla befana “ . Aveva perfettamente
ragione.
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