L’esito del referendum, ha messo a nudo il dilettantismo con
cui Renzi e la sua squadra si era proposto come il rinnovatore, il rottamatore,
colui che doveva cambiare le sorti dell’Italia. Un’Italia, come si vede ora,
alle prese con numerose criticità, lasciata a se stessa, per combattere la
battaglia del referendum, poi dimostratosi un boomerang. Di questi giorni la
questione Monte paschi di Siena e altre banche sull’orlo del fallimento, è
tornato di moda il referendum sul Jobs Act, alcune scadenze europee, e in ultimo l’attesa
delle decisioni della Consulta che oltre alla legge elettorale dovrà
pronunciarsi proprio su referendum sul Jobs Act. Insomma si sono spesi mesi di
campagna elettorale che doveva essere originariamente un quesito sull’indice di
gradimento del Premier, poi diventato sulla riforma costituzionale, si è perso
tempo a correre in lungo e in largo la nazione per convincere gli elettori che
peraltro avevano già deciso e lo hanno punito. Ora con il Governo Gentiloni, si
cerca di correre ai ripari, si stanno affrontando le emergenze economiche di
questa nazione consapevoli che prima o poi dovremo tornare di nuovo al voto con
o senza scadenza elettorale. I danni procurati dall’arroganza di Renzi saranno
disastrosi, la faciloneria con cui affrontava i problemi e addirittura l’Europa,
ora sono problemi seri per chi lo ha sostituito alla guida del paese. Siamo in
una situazione davvero drammatica e l’esasperazione della gente è ai massimi
livelli. Che il 2017 ci liberi definitivamente da questi pagliacci della
politica e riporti in Italia quella serenità che manca da tanto tempo agli
italiani.
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