IL BLOG DI SILVIO TEDESCHI

venerdì 9 agosto 2013

PIZZICA TARANTA, MUSICA POPOLARE. UNA CULTURA O SOLO UN BUSINESS ?

L'altro giorno guardavo i quasi 400 dischi (45 giri e LP) di mio padre, e tra questi molti erano quelle canzoni che oggi vengono riproposte nelle piazze da numerosi gruppi di musica popolare. Ripensavo a quante volte ho detto, ma che cazz d' musica è chesta, ma che cazz d' musica e secondo me mai nessuno di noi sarebbe andato in un negozio di dischi a comprarne uno soprattutto per la vergogna. Oggi guarda caso quelle musiche e soprattutto quei testi sono quelli forse gli unici (anche se a me non piacciono) che riescono a muovere l'anca (come dice spesso un mio amico). Si stanno riscoprendo le origini, stiamo tornando indietro nel tempo, siamo tradizionalisti? Mi auguro di sì, anche se penso che in alcuni casi siano solo mode che hanno un inizio e una fine compreso il ballo tradizionale (fatte salve alcune eccezioni e alcune regioni). Mi auguro di no perché sarebbe veramente un’offesa ai nostri genitori, ai nostri avi, che sono nati con quella musica, con quella povertà ma con quel senso di divertimento sano, genuino e senza troppe " apparenze ". Mi auguro che la riscoperta di certe tradizioni siano per taluni una missione di vita e non solo un affare. Merito a chi da sempre si è impegnato per la diffusione di questa cultura penso a Eugenio Bennato, la Nuova Compagnia di Canto Popolare e tanti altri sconosciuti che quotidianamente mangiano pane e taranta, penso al nostro concittadino Benedetto Vecchio che da sempre e in tempi remoti scriveva testi e suonava questo genere di musica.

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