IL BLOG DI SILVIO TEDESCHI

venerdì 18 maggio 2012

NESSUNO DECIDE DI FARSI DA PARTE

Tutti incolpano tutti ma nessuno decide di farsi da parte. Ormai è chiaro, la classe politica italiana è confusa, non riesce più a esprimere concetti credibili, gli italiani quelli che la mattina leggono il giornale e la sera guardano gli approfondimenti in TV cercano disperatamente qualcuno che parli il loro linguaggio. Purtroppo chi parla il linguaggio degli italiani viene estromesso dalle TV e dai grandi quotidiani anzi si cerca di ridimensionarli magari andando a cercare il pelo nell’uovo.  Tutti coloro che quotidianamente affollano i salotti televisivi e rilasciano dichiarazioni  sanno di essere ormai poco credibili e hanno paura di esprimere un concetto perché gli italiani sono stanchi. La politica ha paura di dare un taglio e chi la rappresenta, è cosciente che dovrà trovarsi un lavoro non appena si tornerà al voto. Trovare un lavoro è una forzatura perché sappiamo tutti che andranno comunque a godersi vitalizi di tutto rispetto alla faccia di chi deve combattere quotidianamente con le bollette, con la spesa, con la benzina, con le tasse ecc. ecc. Proprio oggi un amico mi faceva notare lo sperpero delle Comunità Montane, fossero solo le Comunità Montane, qui il problema è serio, gli apparati pubblici producono quotidianamente costi ed è ovvio che il debito pubblico aumenta vertiginosamente. Non si tratta più di tagliare i rami secchi, si tratta di snellire al massimo la macchina organizzativa dello stato eliminando i doppi Enti che si occupano della stessa cosa, uffici inutili, organi di controllo a cascata, Enti ormai superati, apparati statali che spesso entrano in conflitto tra di loro solo per una semplice interpretazione. Purtroppo la situazione è davvero critica e lo sappiamo tutti, le tensioni sociali, le preoccupazioni delle famiglie, dei giovani, gli anziani hanno raggiunto livelli di guardia, gli italiani sono ormai stressati dai proclami del Governo Monti, il sistema bancario si è irrigidito notevolmente tant’è che oggi è in sostanza impossibile rivolgersi a una banca per chiedere credito, il futuro che dovrebbe passare per una ripresa del sistema produttivo rischia di diventare un incubo per i giovani imprenditori. La crescita dovrebbe coinvolgere soprattutto la piccola e media impresa ma a quanto pare le risorse sono finite. C’è una parte degli italiani che fortunatamente guardano dalla finestra perché pensionati o lavoratori statali, fin quando ci saranno questi, non c’è pericolo di disgregazione sociale, fin quando ci sarà una parte di italiani che a fine mese possono contare su uno stipendio o una pensione, l’Italia non corre rischio. Purtroppo a dover fare i conti con la crisi saranno i disoccupati, i lavoratore privati e le stesse aziende private. Una situazione questa che per ovvi motivi nessuno vuole evidenziare nemmeno i sindacati che ancora una volta si ostinano a dare fiato alla bocca solo per circostanza, consapevoli che nel corso degli anni anche loro hanno contribuito insieme alla politica a questo stato di cose. Tutti hanno approfittato del momento, tutti hanno goduto di una situazione economia e politica tranquilla, tutti hanno pensato alle proprie esigenze ignorando quello che poteva essere il futuro. Insomma tutti ma proprio tutti hanno contribuito a questo stato di cose e oggi ancora una volta siamo costretti ad ascoltare in TV personaggi che da anni occupano le poltrone del parlamento, del sindacato e dei centri di potere in genere. Coloro che sono responsabili di questo stato di cose hanno ancora il coraggio di parlare e di fare proposte per il futuro, peccato che gli organi d’informazione non danno la parola al cittadino semplice a chi cioè vive sulla propria pelle una delle più gravi crisi della storia italiana.

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