Le leggende legate ai giorni della merla sono tante ma la protagonista assoluta è sempre la merla. La versione più antica narra di quando Gennaio non aveva ancora 31 giorni ma soltanto 28. Tale mese era un burlone e scherzava sempre con una merla della quale era anche un pò invidioso per la sua bellezza e per le sue penne molto bianche. Gennaio cercava di ostacolarla in ogni modo e, quando la povera bestia usciva per cercare il cibo, il mese scatenava delle terribili bufere di vento e di neve.
La merla, quindi, si stufò della situazione e chiese a gennaio di durare di meno. Ovviamente il mese le rispose di non poterla accontentare in quanto la sua durata era stabilita dal calendario. La merla, allora, non disse più nulla e l’anno seguente portò molto cibo nella sua tana in modo tale da restare al riparo per tutti e 28 giorni senza uscire.
Al finire di tale tempo, la merla uscì dalla sua tana ed iniziò a prendere in giro Gennaio che si adirò talmente tanto che chiese al fratello Febbraio di prestargli 3 giorni dato che lui ne aveva 31. Il secondo mese dell’anno restò perplesso da tale richiesta ma alla fine acconsentì. Gennaio tornò quindi dalla merla e scatenò una bufera di neve che durò addirittura 3 giorni. Il povero uccello, che era uscito alla ricerca del cibo, non riuscì nemmeno a trovare la sua tana per cui, per ripararsi dalla neve, si rifugiò in un comignolo. Trascorsi quei giorni, poi, uscì da tale luogo sano e salvo ma le sue penne da bianche erano diventate nere per la fuliggine ed il fumo. Da quell’istante, quindi, la merla divenne nera e gennaio ebbe sempre 31 giorni.
domenica 29 gennaio 2017
giovedì 26 gennaio 2017
UN UNICO CORPO DI PROTEZIONE CIVILE
Come sempre, nei casi di emergenza, chi alla fine dei conti deve sobbarcarsi tutte le responsabilità sono i Vigili del Fuoco. Non finiremo mai di ringraziarli, gli unici che, a testa bassa lavorano senza orario e con il cuore. È stato provato, tante realtà che dovrebbero operare nel settore della Protezione Civile e l'emergenza in generale, non sono capaci, impreparate, non all'altezza. È notorio, quando si avvicina l'inverno, i Comuni, le Province, le Regioni, conoscono o dovrebbere conoscere le criticità del territorio, figuriamoci in quelle realtà colpite dal terremoto. È inaccettabile per esempio farsi trovare con i mezzi spalaneve rotti e senza gasolio in caso di nevicate tanto piú se precedentemente sono state diramate piú allerte. È inaccettabile farsi trovare impreparati in caso di eventi atmosferici, precedentemente e abbondantemente segnalati, anche le strutture private come alberghi per esempio dovrebbero predisporre piani di emergenza e di fuga specie se ubicati inzone ad alto rischio. Il problema è che manca una prevenzione di fatto e non teorica. Nel caso specifico della grande nevicata in Abruzzo, dove già il livello di guarfia è alto, causa terremoto, qualcosa è stato trascurato come del resto anche l'atteghiamento di molti è stato superficiale. Il grado di affidabilità delle previsioni meteo è una realtà, dovevano essere le autorità competenti ad agire preventivamente anche disponendo la chiusura salvo garantire una soluzione alternativa. Che dire della mancanza di gasolio dei mezzi spalaneve o addirittura la rittura di essi, mi chiedo, la manutenzione chi la deve fare? È tutto un sistema, quello della Protezione Civile che talvolta non funziona, alla fine bisogna ricorrere alle Istituzioni storiche come i Vigili del Fuoco e l'Esercito, gli unici sempre pronti, attrezzati, addestrati e pronti alle emergenze. Tutto il resto, quell'immensa prateria di associazioni di volontariato, soccorso privato, insomma quelli che si riempiono la bocca con la protezione civile, andrebbe rivisto, non ha senso delegare tante responsabilità che alla fine si intralciano e creano solo confusione. Ripeto che tutte quelle forze che si adoperano in casi di emergenza, dovrebbero essere accorpate poste sotto un unico coordinamento, un'unica divisa, un unico corpo, un unico numero di emergenza, un unici capo, un unico metodo di lavoro, insomna la gestione mirata di tutte le emergenze. Sarebbe il caso di pensare seriamente all'istituzione del Corpo della Protezione Civile, un esercito di professionalità, pronto a sfidare qualsiasi emergenza, l'unica soluzione per lavorare in sinergia senza sfaccettature che talvolta possono essere determinanti. Non è piú possibile assistere allo scaricabile, alla fuga di responsabilità specie quando ci sono tante vittime con nel caso dell'Albergo. Inutile investire di responsabilità autorità locali che non hanno la possibilità di fare un pieno di gasolio a un mezzo spalaneve.
venerdì 20 gennaio 2017
I PROFUGHI? FRUTTANO SOLDI
A proposito di profughi. Sono giorni che vedo delle scene e mi rendo conto che la questione non sono loro bensí noi. Loro sono solo merce di scambio, noi siamo quelli che li trasformiamo in soldi, li utilizziamo per raggiungere i nostri obiettivi. Noi siamo quelli che con irriverenza, arroganza, menefreghismo diciamo, gli italiani protestano, lasciamoli fare, basta che guadagnamo soldi. Siamo quelli che diciamo, ben vengano, poú sono meglio è, quest'estate ce ne andiamo in vacanza, compriamo la macchina nuova, lasciamoli protestare.
giovedì 19 gennaio 2017
UN PROTEZIONE CIVILE MODERNA.
- Secondo il mio modesto parere, avrebbe avuto piú senso accorpare la Guardia Forestale con i Vigili del Fuoco, anzi avrei creato proprio il Corpo della Protezione Civile, un entità ben organizzata, gestita, comandata, con tutti i poteri, anchedi pubblica sicurezza e Polizia Giudiziaria, con piú mezzi, uomini, specializzazioni e risorse. Ancora oggi la P.C. è un mix di entità pubbluche e private che spesso perde le sue capacità a causa di un coordinamento che, talvolta lascia a desiderare.
sabato 24 dicembre 2016
giovedì 15 dicembre 2016
2017, CHE DIO CE LA MANDI BUONA
L’esito del referendum, ha messo a nudo il dilettantismo con
cui Renzi e la sua squadra si era proposto come il rinnovatore, il rottamatore,
colui che doveva cambiare le sorti dell’Italia. Un’Italia, come si vede ora,
alle prese con numerose criticità, lasciata a se stessa, per combattere la
battaglia del referendum, poi dimostratosi un boomerang. Di questi giorni la
questione Monte paschi di Siena e altre banche sull’orlo del fallimento, è
tornato di moda il referendum sul Jobs Act, alcune scadenze europee, e in ultimo l’attesa
delle decisioni della Consulta che oltre alla legge elettorale dovrà
pronunciarsi proprio su referendum sul Jobs Act. Insomma si sono spesi mesi di
campagna elettorale che doveva essere originariamente un quesito sull’indice di
gradimento del Premier, poi diventato sulla riforma costituzionale, si è perso
tempo a correre in lungo e in largo la nazione per convincere gli elettori che
peraltro avevano già deciso e lo hanno punito. Ora con il Governo Gentiloni, si
cerca di correre ai ripari, si stanno affrontando le emergenze economiche di
questa nazione consapevoli che prima o poi dovremo tornare di nuovo al voto con
o senza scadenza elettorale. I danni procurati dall’arroganza di Renzi saranno
disastrosi, la faciloneria con cui affrontava i problemi e addirittura l’Europa,
ora sono problemi seri per chi lo ha sostituito alla guida del paese. Siamo in
una situazione davvero drammatica e l’esasperazione della gente è ai massimi
livelli. Che il 2017 ci liberi definitivamente da questi pagliacci della
politica e riporti in Italia quella serenità che manca da tanto tempo agli
italiani.
sabato 12 novembre 2016
ALBERTO SACCO, UN POLITICO DI RAZZA
Che dire, era una delle poche persone cui parlavo volentieri di Politica, si quella con la P maiuscola. Era tutto un apprendere, lui diceva che con me riusciva a sfogarsi a esprimere concetti compiuti, forse aveva troppa stima di me. Più volte amministratore comunale, Assessore Provinciale, Presidente della Comunità Montana, una vera personalità della politica provinciale, un Socialista DOC, un Geometra della politica non solo di professione. Con lui scompare un altro pezzo da novanta della storia roccaseccana, un politico della vecchia guardia. Mi mancherà sicuramente quell'amico che la domenica mattina o quando m’incontrava, scendeva dalla bici e si sfogava per almeno un'ora. S’informava e commentava senza sbagliare e prevedere nulla. Grazie Alberto, anche i tuoi stimoli e consigli nonostante non fossi della tua stessa idea politica, li terrò sempre custoditi nel mio cuore, sei stato per molti un maestro, per me sicuramente. Riabbraccerai tua moglie, colei che mi ha aiutato a nascere, salutamela. Ciao Alberto
lunedì 7 novembre 2016
LA VERA RIFORMA DEL SENATO
Veda caro Presidente Renzi, la riforma del Senato è possibile e a costo zero. Non serve essere Consigliere Regionale con uno stipendio quasi uguale a quello di un Deputato per essere Senatore e non serve nemmeno il titolo di Senatore. Basterebbe una giornata al mese come quella di ieri, per conoscere le problematiche locali, convocare i Sindaci al Senato senza disturbare la Camera. Quella sarebbe una bella funzione svolta dal Senato e non quella di ricollocare trombati, ex Deputati e Senatori. Una riforma a costo zero e sicuramente più efficace. Riavvicinerebbe la politica al cittadino, ai " borghi".
venerdì 4 novembre 2016
giovedì 3 novembre 2016
La Costituzione italiana è la più bella
Aveva ragione Benigni quando in TV ci raccontava che " la nostra Costituzione è la più bella del mondo". Basta guardare l'elezione del Presidente Usa come avviene per non parlare della vicenda inglese, il popolo ha scelto di uscire dall'Europa e l'alta Corte ora vuole che si esprima il parlamento con un voto, consapevole che la maggioranza è contro la Brexit. Purtroppo poi ti sei perso caro Benigni, io ci credo ancora, la Costituzione italiana è bella e per questo #VotoNo
giovedì 27 ottobre 2016
domenica 16 ottobre 2016
GUARDATE CHE DARIO FO PIACEVA ANCHE A CHI NON E' DI SINISTRA........
Hanno estremizzato un po’
troppo il funerale di Dario Fo. In fondo se ha avuto successo nella vita, è
grazie a un pubblico vasto che ha apprezzato le sue doti e non era certamente
tutto di sinistra. Il figlio un po’ troppo esaltato, capisco il momento dell 'addio
ma certi termini andavano evitati. Classico complesso di superiorità di qualche
sapientone della sinistra che spesso riesce a farla diventare anche antipatica.
giovedì 13 ottobre 2016
REFERENDUM IN PILLOLE
COSTITUZIONE VIGENTE
Articolo 71
Iniziativa legislativa
Articolo 71
Iniziativa legislativa
L'iniziativa delle leggi appartiene al Governo, a ciascun membro delle Camere ed agli organi ed enti ai quali sia conferita da legge costituzionale.
Il popolo esercita l'iniziativa delle leggi, mediante la proposta, da parte di almeno cinquantamila elettori, di un progetto redatto in articoli
Il popolo esercita l'iniziativa delle leggi, mediante la proposta, da parte di almeno cinquantamila elettori, di un progetto redatto in articoli
TESTO DELLA PROPOSTA DI MODIFICA
(Iniziativa legislativa).
1. All'articolo 71 della Costituzione sono apportate le seguenti modificazioni:
a) dopo il primo comma è inserito il seguente:
«Il Senato della Repubblica può, con deliberazione adottata a maggioranza assoluta dei suoi componenti, richiedere alla Camera dei deputati di procedere all'esame di un disegno di legge. In tal caso, la Camera dei deputati procede all'esame e si pronuncia entro il termine di sei mesi dalla data della deliberazione del Senato della Repubblica»;
«Il Senato della Repubblica può, con deliberazione adottata a maggioranza assoluta dei suoi componenti, richiedere alla Camera dei deputati di procedere all'esame di un disegno di legge. In tal caso, la Camera dei deputati procede all'esame e si pronuncia entro il termine di sei mesi dalla data della deliberazione del Senato della Repubblica»;
b) al secondo comma, la parola: «cinquantamila» è sostituita dalla seguente: «centocinquantamila» ed è aggiunto, in fine, il seguente periodo: «La discussione e la deliberazione conclusiva sulle proposte di legge d'iniziativa popolare sono garantite nei tempi, nelle forme e nei limiti stabiliti dai regolamenti parlamentari»;
c) è aggiunto, in fine, il seguente comma:
«Al fine di favorire la partecipazione dei cittadini alla determinazione delle politiche pubbliche, la legge costituzionale stabilisce condizioni ed effetti di referendum popolari propositivi e d'indirizzo, nonché di altre forme di consultazione, anche delle formazioni sociali. Con legge approvata da entrambe le Camere sono disposte le modalità di attuazione».
«Al fine di favorire la partecipazione dei cittadini alla determinazione delle politiche pubbliche, la legge costituzionale stabilisce condizioni ed effetti di referendum popolari propositivi e d'indirizzo, nonché di altre forme di consultazione, anche delle formazioni sociali. Con legge approvata da entrambe le Camere sono disposte le modalità di attuazione».
martedì 11 ottobre 2016
REFERENDUM. PERCHÈ VOTO "NO"
L'errore di Renzi, a mio avviso, è quello di aver inserito nell'unico quesito referendario, tante altre riforme che oggettivamente potrebbero essere anche interessanti. Magari se avesse scorporato i quesiti, ad alcuni avrei detto si. Posto com'è, se n'è accorto anche l 'ex Presidente della Consulta è ingannevole, come dire, che c'azzecca l'abolizione del CNEL, oppure la riforma delle autonomie locali, i poteri delle Regioni, con la riduzione dei membri del Senato?
giovedì 22 settembre 2016
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