L'unica mamma con i baffi che ho conosciuto è mia madre. Donna di altri tempi, donna che solo con lo sguardo ti faceva capire quello che nemmeno un uomo duro con i baffi alla Stalin, riuscirebbe a fare. lasciate perdere
le chiacchiere................
giovedì 11 febbraio 2016
domenica 24 gennaio 2016
LA MIA BANCA E' DIFFIDENTE
Non sono né un esperto né analista finanziario, non mi
appassiona il mondo bancario in generale, non seguo le borse né m’interessa più
di tanto sapere l’indice di Piazza Affari la mattina appena mi sveglio. Seguendo la stampa e le TV, mi sembra che da
qualche tempo a questa parte le banche italiane, da sempre sbandierate in
Europa come le più solide, corrano seri rischi. Molte di esse sono sotto
stretta osservazione degli organi di controllo Europei. Pare che una volta
alzati i tappeti, sotto, oltre alla polvere, sia uscito di tutto, in pratica
sarebbe tutto da buttare all'immondizia, crediti polverizzati. Ora vorrei dire,
dove sono finiti coloro che per anni ci hanno detto che le banche italiane era la
più seria e prima di concedere un fido, un prestito, dovevano essere sicure?
Dove sono quelli che giustificavano l’atteggiamento ferreo delle Banche nel
concedere un piccolo prestito a un artigiano o piccolo imprenditore anzi, lo
lasciavano chiudere, fallire, ammazzarsi? Si dico a loro perche a quanto pare,
molti soldi sono finiti agli amici degli amici, ai soliti raccomandati, alle
aziende amiche, a progetti finanziari basati sul nulla.
Magari un piccolo imprenditore si sarebbe fatto a pezzi per
far fronte al prestito, i poteri forti, le lobby, i soliti raccomandati magari
ancora oggi si godono i privilegi alla faccia di chi ha visto tutto pignorato, perché
protestato per 100 euro.
Altro che banca diffidente, il sistema bancario italiano, da
quanto sta emergendo in Europa era a due corsie, una per gli amici degli amici
e una per i poveri disgraziati.
mercoledì 20 gennaio 2016
A CASA DI SUONATORI NON SI CANTANO SERENATE
Quando da giovane decisi
di fare politica, andai controcorrente, contro tutti, contro addirittura mio
padre che era assessore uscente. Insieme con amici con le palle, giovani (gran
parte disoccupati) decidemmo di combattere il sistema, riuscendo a presentare
addirittura una lista. Ne è passata di acqua sotto i ponti, non ci servono
lezioni di politica. Per il momento sto bene cosi, da cinque anni ho smesso di
interessarmi di politica locale e mi sento benissimo. Mi diverto a guardare lo
spettacolo. Andate a bussare a qualche altra porta.
lunedì 18 gennaio 2016
ELEZIONI COMUNALI ROCCASECCA: NON ME NE FOTTE UNA BEATA MINCHIA
Forse a qualcuno sfugge che al sottoscritto delle elezioni comunali di Roccasecca non glie ne fotte una "beata minchia". Risiedo ancora a Roccasecca solo perché ci abitano gli affetti familiari più cari altrimenti dalla sera di Sapori d'Autunno me ne sarei andato definitivamente. Che sia chiaro. Se volete combattervi politicamente metteteci la faccia e non rompete i coglioni a chi se ne sta per cazzi suoi. Se non avete le palle, se avete rancori, lasciate perdere, la politica non è per voi. Firmato. Silvio Tedeschi
ELEZIONI COMUNALI ROCCASECCA: OCCHIO A FARE IL MIO NOME
Magari sei anche amico
mio e ti sei inventato un nome di fantasia, ma giuro su mia madre che se ti
becco te facce nu paliatone che te lo faccio ricordare a vita. Su dico proprio
A Te Leó . Molti pensano che sia io, visto che spesso scrivi in dialetto, ma siccome
io quello che penso lo sottoscrivo tu fai altrettanto senza nasconderti. Mo mi
sono rotto le palle. Firmato Silvio Tedeschi
giovedì 14 gennaio 2016
venerdì 8 gennaio 2016
POLITICA ROCCASECCANA
Prendo spunto da un post di Roberto Gianniteli per dire
alcune cose, riguardo la politica Roccaseccana ma io dire in generale.
Condivido in pieno il tuo pensiero nella parte, dove dici “
mi ha infastidito, da sempre, la separazione,
artatamente sostenuta da molti, tra “politica” e “amministrazione”, quasi
fossero due cose ben distinte e tra loro incompatibili ”.
E’ un gioco questo che
si ripete da quando è finita la Prima Repubblica, allora i partiti presentavano
la lista ed era quantomeno facile identificare il pensiero politico dei
candidati, oggi con la scusa delle liste civiche ognuno è libero di “ pensare “
al momento, è libero di camuffare la propria faccia, la propria indole, il suo
pensiero. Le tematiche generali che riguardano la nazione Italia posso
aspettare quando c’è da occupare una poltrona sia essa anche comunale, ma quali
temi sociali, basta andare a fare l’Assessore
o il Sindaco ma anche il Consigliere Comunale, basta partecipare ed entrare
nelle grazie di chi amministra.
Come parlare di crescita di una comunità se si parte da
questi concetti, come sperare di migliorare la Città se certi valori non si
hanno, come far crescere culturalmente una comunità se chi è delegato, è
animato da un pensiero politico variabile. Personaggi insomma che alla prima
occasione tradiranno perché richiamati a dovere dai politici di rango superiori.
Personaggi pronti a sostenere il loro referente alla prima occasione elettorale
ad esempio la Regione per non parlare delle elezioni nazionali.
Sostengo con forza l’idea del tuo amico, caro Roberto, meglio
non votare alle elezioni locali, tanto i giochi spesso vengono fatti a tavolino
anzi mi sento preso per i fondelli.
Meglio disinteressarsi di queste vicende perché questi
personaggi hanno l'appoggio incondizionato dell’elettorato comune, pronto a
vendersi per un pacco di pasta.
Meglio interessarsi di altro, non ci si “avvelena” né si rischia
di essere coinvolto in risse ideologiche che terminano il giorno dopo.
Roccasecca da tempo ha scelto questo modello elettorale, da
tempo è vittima di soggetti che cambiano facilmente la casacca, anche all’ultimo
minuto, di personaggi che fino a ieri avrebbero ammazzato l’avversario.
Purtroppo la politica non è di casa a Roccasecca, meno male l’ho
capito qualche anno fa e meno male ho preferito occuparmi di altro. Non è
proprio il caso di contribuire alla crescita di questa Città anzi, se lo fai al
di fuori degli schemi rischi, di essere travolto.
Di solito chi ha voluto sempre bene a Roccasecca si è
impegnato anche non indossando una casacca politica, non aveva bisogno di
andare a chiedere il voto. Forse è bene che chi ha voglia, continui su questa
strada per evitare la morte sociale di questa Città. La politica l’ha ammazzata
da tanti anni.
domenica 3 gennaio 2016
martedì 29 dicembre 2015
ROCCASECCA, ANNO ZERO
Si è vero, sta per iniziare un nuovo anno ma le premesse per
un anno migliore non le vedo. Vivo in una Città (italiana) dove accadono ancora
delle cose assurde, dove anche lo Stato è assente. Sarà l’anno del cambiamento ma
se vedo quello che è stato il 2015 ma anche il 2014, 2013, 2012, le cose almeno
per quanto riguarda certi aspetti, le cose sembrano peggiorare. Vogliamo
parlare di Giustizia? Bene se guardo una vicenda cosi semplice come quella di
mio padre (il famoso cancello) mi rendo conto che la legge oggi favorisce chi
la stessa, la mette sotto i piedi, la sbeffeggia, la oltraggia, la deride. Lo
stato dovrebbe tutelare chi la rispetta ma a quanto pare, almeno a Roccasecca
le cose sono cambiate. Forse in questa Città si è abituati ad agire di
prepotenza non lo so, meno male ho deciso da tempo di abbandonarla. Mi dicono,
ma la legge? E che cazzo ne so io a chi devo rivolgermi più, forse al
padreterno. Vogliamo parlare di Amministrazione? Bene, mi chiedo chi, oltre le
Istituzioni locali possano decidere se un cittadino contribuente, debba vivere
recluso in casa non potendo godersi la sua proprietà, perche impedito da
confinanti, maleducati e prepotenti? Le istituzioni dovrebbero obbligare ogni
cittadino a rispettare le leggi, a pagare le tasse e soprattutto a rispettare
le norme igieniche e sanitarie, in
questo pezzetto di territorio di Roccasecca non si rispetta una “ beata minchia
“. Ambiente, igiene, tutto fuori legge,
un cittadino che vorrebbe mettersi in regola con tutte le leggi stesse, non può
perche un altro ha deciso che la proprietà è tutta sua. E allora di che
vogliamo parlare, di che cazzo vogliamo discutere se ancora esistono queste
realtà dove un cittadino, deve essere umiliato quotidianamente e soprattutto
inascoltato dopo aver più volte e ripetutamente interessato le autorità
competenti. Viviamo una società crudele,
dove non si aspetta altro che accadano episodi incresciosi, solo allora tutti
intervengono e magari si lavano la faccia dicendo “ si doveva intervenire prima
“. Speriamo che il 2016 sia un anno di calma, perché il bicchiere è ormai colmo
!!
sabato 26 dicembre 2015
martedì 22 dicembre 2015
sabato 19 dicembre 2015
BUON NATALE STRONZI
In queste sere che precedono il Natale si moltiplicano le cene tra amici, colleghi, famiglia. Ieri sera ho partecipato a una cena a Pontecorvo - Zona Melfi di Sotto. Piacevolissima serata, ottima cucina, sapori genuini, prodotti cucinati con maestria. Risate, allegria, festa. Finisce la serata, saluti tutti, apri il portone, esci fuori e ti trovi a respirare una puzza irrespirabile di monnezza provenite non so più da dove, discarica o impianto di smaltimento. Dico una sola cosa: CHIUNQUE SIA STATO, POSSA MORIRE DI TUMORE! AVETE ROVINATO LA SERENITA' DELLA GENTE.
N.B. IL TUMORE NON DEVE ESSERE FULMINANTE, DEVE ESSERE LENTO, INESORABILE E DEVE FAR SOFFRIRE QUANTO STANNO SOFFRENDO LE POPOLAZIONI VICINE.
BUON NATALE STRONZI !!!!
venerdì 18 dicembre 2015
mercoledì 9 dicembre 2015
IL TERRORE SI COMBATTE ANCHE CON IL SENSO CIVICO
Io penso che questo stato di allerta massima, che allontana
la gente dai grandi eventi come quello di ieri, solo 50.000 persone
all'apertura della Porta Santa, finisca per far illudere chi minaccia terrore,
di aver vinto. Forse un occhio indiscreto senza tanta pubblicità è più efficace
di una parata militare, combatterli con anzi sfidarli a viso aperto nella
quotidiana normalità è secondo me un'arma più efficace di tutta questa
prevenzione e sperpero di risorse. Anche perché finita l'emergenza, e vorrei sapere
chi è in grado di dichiararla, potrebbero tornare a colpire di nuovo. Forse è
il momento di lavorare in gran segreto, Intelligence e servizi segreti, un
senso civico di tutti, anche i Taxi per esempio sono buoni osservatori, tutti
in pratica dovremmo essere vigili, osservatori, servitori della libertà. Una
sorta di volontariato della sicurezza, solo così ogni gesto ogni azione,
potrebbe essere utile a garantire la sicurezza di una nazione senza sperperare
soldi.
martedì 8 dicembre 2015
La migliore guerra e la custodia dei propri valori !!!
Questo Natale è diverso. C’è bisogno di speranza, di pace, e
soprattutto non bisogna avere paura, il mondo è minato, guerre finte,
inventate, guerre di petrolio, religiose, è un Natale, dove bisogna essere
orgogliosi di mostrare la propria identità, la propria fede e non bisogna
vergognarsi di essere italiani. E’ un Natale dove nessuno deve rispettare le
regole, deve stare a casa propria rispettando le leggi di ogni, Stato. Le guerre non portano a nulla perché è
comunque un tentativo di vincere con la forza e il tentativo di imporre la
propria egemonia. La migliore guerra e la custodia dei propri valori !!!!
Bisogna essere gelosi dei propri principi, ideali, fede, e nessuno dovrà permettersi,
mai e poi mai, di impedircelo.
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