Prendo spunto da un post di Roberto Gianniteli per dire
alcune cose, riguardo la politica Roccaseccana ma io dire in generale.
Condivido in pieno il tuo pensiero nella parte, dove dici “
mi ha infastidito, da sempre, la separazione,
artatamente sostenuta da molti, tra “politica” e “amministrazione”, quasi
fossero due cose ben distinte e tra loro incompatibili ”.
E’ un gioco questo che
si ripete da quando è finita la Prima Repubblica, allora i partiti presentavano
la lista ed era quantomeno facile identificare il pensiero politico dei
candidati, oggi con la scusa delle liste civiche ognuno è libero di “ pensare “
al momento, è libero di camuffare la propria faccia, la propria indole, il suo
pensiero. Le tematiche generali che riguardano la nazione Italia posso
aspettare quando c’è da occupare una poltrona sia essa anche comunale, ma quali
temi sociali, basta andare a fare l’Assessore
o il Sindaco ma anche il Consigliere Comunale, basta partecipare ed entrare
nelle grazie di chi amministra.
Come parlare di crescita di una comunità se si parte da
questi concetti, come sperare di migliorare la Città se certi valori non si
hanno, come far crescere culturalmente una comunità se chi è delegato, è
animato da un pensiero politico variabile. Personaggi insomma che alla prima
occasione tradiranno perché richiamati a dovere dai politici di rango superiori.
Personaggi pronti a sostenere il loro referente alla prima occasione elettorale
ad esempio la Regione per non parlare delle elezioni nazionali.
Sostengo con forza l’idea del tuo amico, caro Roberto, meglio
non votare alle elezioni locali, tanto i giochi spesso vengono fatti a tavolino
anzi mi sento preso per i fondelli.
Meglio disinteressarsi di queste vicende perché questi
personaggi hanno l'appoggio incondizionato dell’elettorato comune, pronto a
vendersi per un pacco di pasta.
Meglio interessarsi di altro, non ci si “avvelena” né si rischia
di essere coinvolto in risse ideologiche che terminano il giorno dopo.
Roccasecca da tempo ha scelto questo modello elettorale, da
tempo è vittima di soggetti che cambiano facilmente la casacca, anche all’ultimo
minuto, di personaggi che fino a ieri avrebbero ammazzato l’avversario.
Purtroppo la politica non è di casa a Roccasecca, meno male l’ho
capito qualche anno fa e meno male ho preferito occuparmi di altro. Non è
proprio il caso di contribuire alla crescita di questa Città anzi, se lo fai al
di fuori degli schemi rischi, di essere travolto.
Di solito chi ha voluto sempre bene a Roccasecca si è
impegnato anche non indossando una casacca politica, non aveva bisogno di
andare a chiedere il voto. Forse è bene che chi ha voglia, continui su questa
strada per evitare la morte sociale di questa Città. La politica l’ha ammazzata
da tanti anni.
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