IL BLOG DI SILVIO TEDESCHI

giovedì 10 gennaio 2013

Riflessioni prima del voto

Sfogliavo il giornale e mi sono soffermato sulla pagina dei candidati alle politiche e alle regionali del PD. Con tutta la stima che ho per alcuni suoi militanti e per alcuni candidati che, non a caso sono stati inseriti in posizioni impossibili per quanto riguarda l'elezione, mi resta difficile credere all'idea di rinnovamento spesso sbandierata da Bersani & C. I motivi? Semplice, i nomi gira che ti rigira sono quelli che da decenni se non di più,  rappresentano il partito avendo peraltro rivestito cariche Comunali, Provinciali e Regionali. Capisco che per terminare la carriera politica bisogna almeno per una volta essere stati Deputati o Senatori o Europarlamentari ma e' ovvio che in certi casi specie in questo momento dove la politica viene vista dai cittadini come una sistemazione economica, bisognerebbe fare un passo indietro per lasciare spazio a nuove risorse, nuove figure, volti nuovi e magari giovani volenterosi e volontari che si adoperano per il partito. Un metodo di selezione dunque che premia uomini e donne di apparato, il più' fedele al politico di turno e non al partito. Chi meno reagisce più' viene premiato, chi meno infastidisce o impedisce la scalata di potere prima o poi sarà' premiato. L'esclusione del braccio destro di Renzi e' una prova palpabile. Qualcuno potrebbe dirmi perché' parli solo del PD, perché cercavo un motivo per andare a votare in quanto insoddisfatto dell'azione politica svolta dalla mia area di riferimento politico, UDC e cosiddetta area centrista e moderata. Cercavo almeno questa volta di poter trovare un pretesto per non disperdere un voto anche se il sistema di voto nomina gli eletti prima ancora di andare a votare .  Inutile quindi sostenere facce vecchie e soprattutto chi ha già dato prova di non saper difendere questo territorio ne tantomeno il mio Comune prossimamente invaso da altri rifiuti, non rientra nella mia logica come peraltro ho sempre escluso a priori chi questo territorio lo ha dimenticato rivestendo ruoli importanti  in altri partiti e Istituzioni. Inutile sottolineare la mia distanza dalla Destra, dal PDL e dai suoi alleati. Una situazione quindi imbarazzante che indurrebbe chiunque a non andare a votare ma siccome e' un diritto, continuo la mia analisi e ricerca. Ascoltando Letta, esponente di spicco del PD che si auspicava una collaborazione con Monti subito  dopo le elezioni ho capito che i giochi sono fatti. Non mi rimane che seguire altri movimenti che propongano almeno facce nuove e poco conosciute. Avrei votato sicuramente Renzi, avrei votato Ingroia ma uno e' stato battuto alle primarie, l'altro ha rimesso in corsa Di Pietro di cui nutro stima personale e professionale ma non politica e allora rimane Grillo. Vedremo cosa farà  e dirà per convincere un democristiano verace come me a mettere la " la croce " sul suo simbolo. Per quel poco che ne capisco non vorrei ritrovarmi a sostenere chi alla fine vuole in Monti Bis e ha paura di governare l'Italia per i prossimi 5 anni in una situazione peraltro drammatica. Ditelo prima così rimango dove sono ora ;-)

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